“La più grande malattia di tutti i tempi è l’amore.”
Ognuno di noi ne è afflitto e pur quanto noi la combattiamo e lottiamo per non averla, essa si ripresenta come uno dei più classici raffreddori di inizio stagione.
Amare e saperlo fare sono indice di un elevato e complesso insieme di capacità, che molti tendono a sottovalutare.
Infatti, è cosa comune ascoltare storie di donne, che lamentano di non aver saputo trovare l’uomo giusto, o di avere avuto storie poco soddisfacenti, tanto da farle rimanere sole.
E’ possibile che siano state sempre sfortunate?
Potremmo dire forse.
Da un punto di vista psicologico queste donne vengono denominate come “le principesse tristi”.
Ragazze, giovani donne, spesso anche molto attraenti, che non riescono a concedersi nel rapporto di coppia, tanto ad arrivare al totale allontamento. Avranno la tendenza a giustificarsi con frasi “non era il mio tipo” , “non era un vero uomo” o “non è stato così travolgente”.
Si aspettano storie d’amore folgoranti, e molto romantiche, sognano che il principe azzurro le salvi e le faccia vivere felice e contenti.
D’altro canto però, sono diffidenti e sospettose, chiuse verso l’altro, desiderano un’amore a senso unico.
L’insieme di questi atteggiamenti, verrà interpretato come una mancanza da parte dell’altro di entrare davvero in sintonia con loro, considerando il maschio in questione, come poco appetibile.
Molti uomini tenderanno a darsi alla macchia, ma ce ne saranno altri che ne saranno affascinati, tanto da rimanere intrappolati nella rete dell’insoddisfazione.
Ma allora è basato unicamente sull’amore?
Tutto ruota intorno ad esso, e a quanto riusciamo a investire nell’altro. Ma per farlo dobbiamo rischiare e per rischiare è necessario avere coraggio.
E il principe azzurro?
Alla storia che il principe quando arriva ci libererà, non ci ho mai creduto, anzi non so neppure come si fa a riconoscerlo. Ciò che è importante è la creazione di una complicità emotiva fondamentale in un rapporto di coppia.
Purtroppo la mancanza di sapersi abbandonare all’altro, porta le principesse tristi a pagare un prezzo elevato: quello della felicità. Perché, il rimanere in attesa che qualcuno le salvi le condurrà in direzione di inevitabili aspettative disattese.
In verità, credo che non esisterà e non basterà un principe azzurro, se ciò che desideriamo non incontra, nella realtà il desiderio dell’altro.

Puoi richiedere una consultazione psicologica online per fare il punto della tua situazione.
La consultazione psicologica online non ha finalità psicoterapeutiche, ma serve per fare il punto della situazione sulla problematica portata per valorizzare le risorse esistenti e comprendere come riportare l’individuo a uno stato di benessere.
La consultazione online è utile per comprendere se l’intervento psicologico fa al tuo caso e per decidere se proseguire con una terapia psicoterapeutica.

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Mi sembra che l’ansia sia diventato un mood “normale” per sopravvivere (non vivere) a mille programmi, giri e impegni incasellati e scadenzati, tanto da perderci dentro aspettative e performance da rispettare e mantenere.
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Ma in fondo quanto parlate davvero?
Cioè, non le chiaccherine del tempo-del-lavoro-e-allora-tutto-bene-guardiamo-la-televisione e buonanotte; no quando domando se comunicate io intendo i vostri stati emotivi, sensazioni, disagi e cosa pensate.
Lo fate?