“Arrendetevi a ciò che è. Lasciate andare quello che era. Abbiate fede in quello che sarà.”
(cit.Sonia Ricotti)
E invece eccoci a combattere con noi stessi, con quello che non siamo, pensando a i nostri errori e imperfezioni come qualcosa da nascondere o temere. Mi sembra che l’ansia sia diventato un mood “normale” per sopravvivere (non vivere) a mille programmi, giri e impegni incasellati e scadenzati, tanto da perderci dentro aspettative e performance da rispettare e mantenere.
Ma siamo sicuri che produca effetti benefici?
No, perchè così ci ritroviamo travolti non da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, ma solo travolti.
Punto.
Io ho capito che al non fare niente non viene niente e che più ti preoccupi più ti preoccuperai, e quel viaggio, che è la vita non sapremo godercelo, ritrovandoci un giorno a dirsi: come ho vissuto in tutti questi anni? Ci sono state volte, che per pensare al futuro e a quello che avrei dovuto fare, ho avuto la sensazione di vivere con il pilota automatico, facendo cose senza rendermi conto di averle vissute davvero, in pratica perdendomi il presente.
A tal proposito, mi ricordo che un giorno di molti anni fa guardai mio fratello e mi resi conto che in quel momento lo stavo vedendo davvero, e che gli ultimi anni trascorsi, nonostante vivessero insieme, li avevo persi, così, perchè non avevo prestato attenzione. A emozioni, percezioni, impulsi, pensieri positivi o negativi, ovvero avevo perso la consapevolezza.
Che significa davvero?
Non ero collegata al presente e a quello che stavo vivendo, ovvero non avevo un atteggiamento Mindfulness.
La Mindfulness è uno stile di vita, una filosofia, un modo di comportarsi e approcciarsi al mondo esterno, chiamalo come vuoi, per me è salute prima di tutto.
Un approccio Mindfulness ci permette di adottare modalità non giudicanti, analizzando il momento presente, di ridurre e smorzare quello che ci rende nervosi o preoccupati con autocontrollo e autoefficacia, tanto da aumentare e rafforzare i nostri processi cognitivi.
Siamo onesti però, riuscire ad avere questa capacità non è una passeggiata per vetrine.
Per essere Mindfulness bisogna avere una certa predisposizione, a lasciare andare.
Quando io iniziai la mia era andata.
Morta.
Inesistente.
Ma come dico io c’è speranza per tutti.
Basta applicarsi e ingaggiarsi se davvero vogliamo stare bene.
RESPIRARE
Partiamo facendo un bel respiro, ma non troppo profondo, e senza andare in affanno altrimenti faremo solo peggio alla nostra ansia.
Respirare e inspirare in modo lento, ci aiuta a connettersi con noi stessi e a rilassarsi.
Come?
Il vero segreto è riuscire a stare nella paura o in quello che non ci piace, in questo modo quella sensazione negativa o di nodo alla gola tenderà ad allontanarsi.
Se avete qualche dubbio iniziate a provare.
NON GIUDICARE I PROPRI PENSIERI
I più grandi giudicanti siamo noi: e questo dice tutto su i nostri pensieri e su come decidiamo di interpretarli. Ci facciamo film e viaggi immensi, il più delle volte costruiti su analisi e comprensioni basate su aspettative o parametri irreali: così facendo ne veniamo sopraffatti e spesso ci sentiamo impotenti di fronte ad essi.
Che fare? Mettiamo a fuoco la nostra lente, un pò come se dovessimo scattare una foto, chiara e nitida di quello che ci circonda. Saremo più obiettivi, che critici e sicuramente liberi dalle oppressioni mentali.
ESSERE PIU’ PRESENTI
Che significa?
No, perchè distrarsi è naturale e umano, la differenza è quando i nostri pensieri si incastrano in un rimuginare sul passato e su cose del tutto inutili, le quali ci fanno vivere a metà. Per questo è importante avere un atteggiamento mindfulness, chiedendosi ad esempio dove sono davvero? Sto vivendo l’attimo presente?
Se c’è una cosa che ho capito, che gli eventi esterni e gli inevitabili cambiamenti della vita possono travolgerci, se non riusciamo a darli un giusto colore. Poi un giorno mi sono chiesta: che relazione ho con me stessa?
Quest’analisi poco alla volta mi ha reso consapevole di quanto, sia importante il valore, di ogni singolo attimo e soprattutto goderne scelleratamente.

Puoi richiedere una consultazione psicologica online per fare il punto della tua situazione.
La consultazione psicologica online non ha finalità psicoterapeutiche, ma serve per fare il punto della situazione sulla problematica portata per valorizzare le risorse esistenti e comprendere come riportare l’individuo a uno stato di benessere.
La consultazione online è utile per comprendere se l’intervento psicologico fa al tuo caso e per decidere se proseguire con una terapia psicoterapeutica.

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